TERAMO – Teramo si spopola a beneficio dei centri della costa, e di Giulianova in particolare; la psicosi da sisma fa calare le iscrizioni al nuovo anno scolastico nel capoluogo e arricchisce il registro delle matricole negli istituti delle zone di mare. E’ ovvio che questo crei situazioni dai nervi tesi e quando un sindaco come Francesco Mastromauro, mercoledì mattina in tv a Super J, invita «a uscire fuori dalle logiche campanilistiche», citando i numeri dell’esodo di teramani che a Giulianova hanno riaperto 1.500 seconde case – facendo aumentare di circa 3.000 abitanti la sua comunità -, questo può sembrare buttare benzina sul fuoco della contrapposizione di campanili. Mastromauro nella trasmissione Di Prima Mattina, aveva detto: «Dobbiamo attrezzarci in tanti modi per garantire qualità dell’offerta ai nostri amici teramani e livello di programmazione». Marketing territoriale in chiave estiva? Scippo di residenti? Il suo omologo Maurizio Brucchi l’ha presa male. Questo passaggio televisivo gli era forse sfuggito, non ha perso quanto scritto dal quotidiano La Città ieri mattina, in cui Mastromauro è tornato sul concetto, ribadendo tra l’altro che forse i teramani scelgono Giulianova come dimora stabile «per qualità della vita, sicurezza e collocazione geografica baricentrica». E allora il derby giallo-biancoro-rosso è tornato a farsi aspro e duro: «Teramo non si tocca – ha postato ieri il sindaco di Teramo -. Le dichiarazioni del Sindaco Mastromauro sono a dir poco imbarazzanti. Dichiarazioni che lucrano sulle disgrazie altrui. Gravissimo. Teramo non morirà, io non lo permetterò e confido nei cittadini teramani che non possono abbandonare la propria città». Le ostilità sono aperte, dunque e Mastromauro non si fa attendere con la replica. «Brucchi è…. fuori strada… – dice il primo cittdino di Giulianova -. Mi attribuisce "apprezzamenti" che non ho mai pensato, nè tantomeno pronunciato. Sono vicino alla città di Teramo e agli amici teramani. E l’ho dimostrato con le mie azioni amministrative e le mie dichiarazioni pubbliche, anche attraverso i mezzi di informazione. La solidarietà e l’ospitalità della città di Giulianova e del Suo Sindaco sono un fatto oggettivo. Brucchi non può mettermi in "bocca" affermazioni che non ho mai fatto. Invito il Sindaco Brucchi a chiedermi scusa». Ci siamo. Il sentore è che siamo solo alle prime battute…
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